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Archive for 9 settembre 2011

Vattene via poesia

la notte mentre cerco di dormire,

la sera in attesa di qualcosa da capire,

e tu vuoi ridirmi il mondo

ed i passi già percorsi

tutti i volti già visti

e le memorie smarrite per la strada.

Vattene via poesia

mentre l’attesa del futuro diventa insopportabile

e l’emozione, ansiosa, non sa che esplodere in versi

e in firmamenti, e troppe idee da deglutire

in una notte sola.

Vattene via poesia

da un corpo troppo debole per contenerti tutta

mentre che immensa spadroneggi i miei pensieri

e mi rendi povera d’ogni altro istinto.

Tu mi rubi l’anima

mi paralizzi, schiava, ai tuoi precetti…

Come se si potesse esistere

avvolti in dei concetti, tra le tue rime

esauste, vomitate fuori per stanchezza

Dall’alba alla vecchiezza tu hai partecipato

in vene amiche il tuo dono

ed oggi, anch’io, in te mi perdo

esausta

estatica

ed errante.

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