Grida la grandine senza esitazione
risvegliando le coscienze abituate al carico del sonno.
E’ giunta la tempesta e tutto è in discussione
la nave balla tra le onde
feroci ed impazzite.
La bussola non ha più pace
e l’equipaggio, inquieto,
soffre il mal di mare.
Invano i marinai tentano di ammainare le vele.
L’albero maestro sta crollando già.
Nessuno sa cos’altro più accadrà.
E’ tempesta
E’ ira funesta
E’ rivoltarsi intestino
silenzioso del destino.
Ci si interrogherà.
Ci si inginocchierà.
Si resterà, così, in balia della Provvidenza.
Si resterà così, continuando a interrogare la coscienza.
Il vento, forse, porterà risposte.
Il vento, forse, porterà lontano le nuvole di pioggia.
Distrutta, l’Anima, ritroverà la Pace.
trasmette tutto il panico del cattivo tempo…un tenero abbraccio ❤