Lontano
“Partirono nell’incubo di una notte scura
sorretti da un silenzio che metteva un pò paura
un falco ed un gabbiano insieme per andare lontano…
Partirono con l’elica dell’ultimo aeroplano
dalla Sicilia a Napoli, passando per Milano
per isole perdute, ai limti del cielo… lontano…
<<Ehi ehi ehi ehi quando sei stanca sbatti le ali ed io mi fermerò,
Ehi ehi ehi ehi come sei bianca, quando ti guardo paura non ho più delle città e delle gru>>
Viaggiarono per andar via dal fumo dei cannoni
felici e senza nostalgia, come due aquiloni
nel sole e nella pioggia, nel vento e nella neve… lontano…
<< Ehi ehi ehi ehi c’è una città oltre il confine, al limite del bosco
Ehi ehi ehi ehi andiamo là, l’hai vista mai la neve a Ferragosto
ci fermeremo laggiù…
E lì riposerò questo cuore stanco dai miei desideri,
accecherò i miei occhi per guardarti gli occhi e leggerti i pensieri…>>
Un tramonto magico li vide ripartire
nessuno seppe mai se fu un sasso od un fucile, se lei piegò le ali o cadde come per dormire
<<Ehi ehi ehi ehi com’è che piangi, com’è che io ti palerò, risveglia
Ehi ehi ehi ehi come sei bianca perfino adesso che hai la faccia stanca
perfino adesso che sei lontano…>>
perfino adesso che sei lontano…>>“
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