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Archive for giugno 2008

Cuore e amarena

Cuore e amarena a dipingermi l’idea

dolce e aspra del tuo moto di vivere

…andante…

tra accordi e canzoni

tra arance condite ed emozioni

Il ghiaccio si scioglie e scivola

amaranto sulla pelle

AMAREna

lacrime di ghiaccio

confondono il dolore

mescendosi silenti al tuo sapore…

Mi perdo nel colore dei tuoi occhi sussurrati,

un tempo solo immaginati

il mio viaggio di colori…

Le labbra assumono altre tinte

ed indossano nuove parole

si tinge il mondo d’un tramonto

mentre ostinata mi rifugio nel mio amore

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Tracce di viola intenso e malinconico…

come parole dentro una telefonata rinchiusa nei cassetti del tempo…

Apro la bocca come a proferir parole che tu non sai ascoltare più.

T’ho perso.

Caduto di soppiatto dalla tasca dei ragionamenti e precipitato nell’immenso spazio dei miei sentimenti.

Eppure il cuore mio sa richiamarti in vita in ogni stralcio di cosa che rammenta il tuo nome.

E senza esitazione ti ho affisso alle pareti del cuore.

T’ho perso

in me

nei miei pensieri martellanti,nelle lacrime stanche e nei ricordi più belli…

la voce tua, come monili preziosi e come gioielli, la serbo in me

inalterata…

T’avrei voluto regalare la gioia di un tramonto, tiepido e solitario sul mare…

ma ciò che conta è che tu sappia sorridere e che la vita ancora ti sorprenda ad amare.

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Quando con mani delicate mi rimboccavi le coperte, e lo fai ancora, mamma… t’ho visto gli occhi lucidi di chi ama da sempre…

Un cuore grande il tuo, che suona battiti d’inesauribile dolcezza.

Tu sei lo scrigno dei miei anni più belli e d’ogni mio segreto… l’otre in cui spesso ho riversato lacrime tristi e felici…

Ti vedo stanca, a volte, rincorrere i pensieri… ma gli occhi sempre colmi di una tenerezza che tutto sa comprendere.

Più d’ogni altra al mondo t’ammiro perché tu porti dipinti in viso la pena ed il riscatto, dolore ed onore, l’onere e l’amore…

Tu a volte tenera d’ingenuità, tu celi in te saggezza e compostezza.

Tu che hai saputo render forte la tua fragilità, tu sei la mia ricchezza.

Mi perdo nei tuoi abbracci, mamma, e nei tuoi occhi parlanti che molte cose san leggere e molte cose mi han detto.

Tu sei un regalo del Cielo, mia grande amica vera…

ti reco in dono un bacio, mamma, questa sera.

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Lontano

“Partirono nell’incubo di una notte scura

sorretti da un silenzio che metteva un pò paura

un falco ed un gabbiano insieme per andare lontano…

Partirono con l’elica dell’ultimo aeroplano

dalla Sicilia a Napoli, passando per Milano

per isole perdute, ai limti del cielo… lontano…

<<Ehi ehi ehi ehi quando sei stanca sbatti le ali ed io mi fermerò,

Ehi ehi ehi ehi come sei bianca, quando ti guardo paura non ho più delle città e delle gru>>

Viaggiarono per andar via dal fumo dei cannoni

felici e senza nostalgia, come due aquiloni

nel sole e nella pioggia, nel vento e nella neve… lontano…

<< Ehi ehi ehi ehi c’è una città oltre il confine, al limite del bosco

Ehi ehi ehi ehi andiamo là, l’hai vista mai la neve a Ferragosto

ci fermeremo laggiù…

E lì riposerò questo cuore stanco dai miei desideri,

accecherò i miei occhi per guardarti gli occhi e leggerti i pensieri…>>

Un tramonto magico li vide ripartire

nessuno seppe mai se fu un sasso od un fucile, se lei piegò le ali o cadde come per dormire

<<Ehi ehi ehi ehi com’è che piangi, com’è che io ti palerò, risveglia

Ehi ehi ehi ehi come sei bianca perfino adesso che hai la faccia stanca

perfino adesso che sei lontano…>>

perfino adesso che sei lontano…>>

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