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Archive for agosto 2009

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.

T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T’amo senza sapere come, né quando né da dove,
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Pablo Neruda,Cento sonetti d’amore. XVII sonetto

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Ti ricordi ieri?

-Ti ricordi ieri,

mentre piegato dalla tua malinconia

sussurravo una preghiera che guarisse il tuo cuore?

Ho scritto nel tuo cuore i segni del mio amore

perché tu potessi ricordartene nei momenti difficili.

-Ricordo…Ricordo  le braccia delicate

con le quali mi stringevi al tuo petto

forte per proteggermi

piano per lasciarmi respirare…

No, non me ne andrò, perché un faro s’è levato nella notte

a memoria dei ricordi più belli,

nonostante la tempesta

quella luce infonde sicurezza.

Due barche in mezzo al mare

condotte da un bagliore.

Un faro silenzioso.

L’amore.

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Stelle e grilli

La notte tiepida nel parco

scenografata dalle stelle

noi in attesa di vederne una cadere

inciampare, per sbaglio, sul nostro cammino…

E poi eccola precipitare tra i canti dei grilliStella cadente

e i nostri sguardi stupiti

stringersi in promesse nuove, infinite.

E coglierò fili d’erba ed occasioni

da dividere con te

godendo l’infinito che ovunque ci circonda.

Di stelle e di grilli, a manciate sparse,

ne avremo piena la vita.

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Pensavo…

che spesso l’uomo non comprende abbastanza l’uomo

che spesso non comprende il significato vero del dolore, dell’amore, del morire.

Pensavo a quanto poco umani spesso si è stati, a quante stragi eclatanti e quante tragedie silenziose sono state vissute…

E c’è ancora qualcuno che ha  la presunzione di dichiarare di agire per il bene del Paese curando i suoi interessi mentre la gente muore, silenziosa, nelle case, inascoltata, invedicata in questo Bel Paese…

Ma come ci si oppone al male?

Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno

e perdona la nostra cecità, ché talvolta smettiamo di vedere per non sentir dolore…

perdona questo cuore umano, troppo spesso innamorato del denaro e troppo poco fiducioso in Te…

e aiutaci ad essere, in questo nostro tempo, saggi e veggenti uomini liberi.

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Ora che la città si sperde fra i momenti della sera,

e nei pensieri mi ritorna il mare…

Ora che gli alberi,

senz’ombra ormai da offrire,

si chinano quieti a riposare.

Ora che illumina la luce dei lampioni

ed i miei passi già mi sono testimoni

su questa via che sto calcando,

per i ricordi che verranno

in mille ed altre sere come questa.

Ora che presto giunge il tempo del silenzio,

zittendo le chiacchiere della popolazione…

In questo schizzo di vita dove giunge l’occasione

si ode del tempo solo il ronzio.

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