Immagini nascoste alla coscienza
si celano segrete qui
tra stralci di esistenza.
In questa notte triste in cui
il desco è oramai spoglio
e piatti spettinati, e briciole sulla tovaglia.
Rantola la mia inquietudine
vestita goffa d’abiti usurati
di orgoglio e miseria.
Ed è un memoriale a quei giorni
spesi a tentar d’essere,
tra tutti, me stessa.
Ed eccoli lì tutti adorni
di notti spese a tessere,
trai libri, stanchezza.
Il tempo ci concederà il riposo,
anche, d’amare i nostri umani limiti
noi fragili figli di Eva
tessuti d’argilla e d’alito vitale
di meraviglia e anelito infernale.