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Archive for febbraio 2009

Basilico…

Basilico. Adorno d’una veste, trasparente, d’olio sopraffino.

Quasi passi inosservato accanto alle altre pietanze eppure il tuo profumo non si smentisce mai.200645113027_basilicosi

Ti distingui, per aroma e per sapore, tra tutti.

E doni un tocco di speranza alla mia giornata con quell’aurea di fragranza che di dosso non ti sai scrollare mai.

E’ parte di te la leggerezza e la discrezione, ingredienti necessari per un’alimentazione sana ed equilibrata…

e sai render colorata ogni mia portata,  mescendo parte di te al gusto della vita.

E non ti lasci “cucinare” dalle circostanze amare,

ma conservi intatto il tuo stato minerale, risollevante e rigenerante

per me, che, come te,

riposo nello stesso scomodo piatto.

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Un passo…

soffice l’approdo,

offuscata l’atmosfera…

occore proseguire con cautela.

Ancora un passo…

e mi inoltro dentro il velo

occhi socchiusi

come durante un’immersione…

RESPIRO

e di nuovo…

e attendo di poter guardare oltre

fino al diradarsi incondizionato del mio giungere all’estremo.

Un passo…

un passo un pò più in là…

che ci sarà ?

il terreno sembra sempre uguale…

impalpabile l’aria, fitta di gocce dense, lacrime forse

Incanto

Una barca all’orizzonte…

passeggia noncurante, ferendo il profilo silenzioso

di un mare quasi in apnea…

nebbia-sul-mare1Un passo… frettoloso…

tentativo di corsa, rincorsa alla volta del sole…



sulla riva…

mi imbatto nella marina personalità…

Scontro-incontro

Amore-dolore

di sabbia e di nebbia

e, a tratti, di rapido sole.

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Amabile…

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l’ ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L’arrivismo? All’ amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch’ io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz’ ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d’ essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi…

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un’ altra vita;
se c’è, come voi dite, un Dio nell’ infinito, guardatevi nel cuore, l’ avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l’ uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev’ esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un’ ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo…Cirano

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cuore_di_lunaRipieno di luna…

involucro il mio cuore e dentro,

dentro l’universo e il resto.

Luna marinata secondo le esigenze del caso

con speranze trifolate e attese temperate.

Un piatto unico, buono da solo o pure da contorno.

Ottimo accompagnato da un buon calice di rosso,

dolcezza d’annata.

Si gusta soli o con qualcuno che sappia sedere accanto,

silenziosamente,

di notte e d’inverno.

Servire con un pizzico di menta e buonumore mattutino.

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PERDUTA-MENTE

Frutta selvatica

fuori stagione

nei boschi della mente, io senza esitazione

divago

perduta…

perdutamente…

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Nel mio mondo

ci si entra solo

a metà.

Oltre la soglia

ci si

confonde.

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