Era da tempo che mi ero ripromessa di scrivere un post del genere.. soprattutto in seguito al thread scaturito dal mio post “How long”… Ed ora eccomi giunta a farlo…
Cosa sono i sogni? Si può vivere senza? e si può vivere senza restarne schiavi?
Sogni che ci aiutano a vivere e sogni che uccidono… diverse concezioni del termine “sogno”.
Per me esistono diversi tipi di sogni, le aspirazioni e le aspettative.
Le aspirazioni sono la speranza positiva di veder concretizzati i nostri interessi.. son quelle spinte che ci aiutano a migliorarci… che danno una marcia positiva alla nostra vita…
Le aspettative sono illusioni che ci rallentano invece… lenti deformanti che ci impediscono di guardare la realtà oggettivamente e di vivere il presente in maniera spontanea… ci proiettano in un futuro fatto di preconcetti dove tutto appare calcolato e prestabilito… dove tutti ci si aspetta qualcosa da tutti… anche da noi stessi… e quando queste aspettative non vengono soddisfatte (cosa che accade mooolto spesso!) noi ne soffriamo… delusi e disillusi… restiamo ingabbiati nella prigione dei nostri schemi mentali…
Sogni sogni…
attenzione a non vivere la vita nella beata incoscienza di quello che i “sogni” ci suggeriscono alle volte… la vita è qui ed ora… e il domani non è altro che il prolungamento del nostro oggi… quindi impariamo a viverlo oggi stesso… ciò non implica scelte affrettate che debbano rovinar la nostra vita… non intendo questo..il mio invito è quello di guardare in faccia la realtà spogliandosi di inutili occhiali che ci impediscono di vedere veramente… e che a volte ci stanno pure troppo stretti…. coltiviamo piuttosto i nostri reali interessi.. le vere aspirazioni… che ci portano a vivere una vita realizzata veramente… queste son le nostre ali…
Eh, se ci pensi, se non dormissimo mai il domani sarebbe un costante oggi. Pare che l’unica cosa che separi l’oggi dal domani siano i sogni, in effetti…
Non fanno altro che creare illusioni, illuderci che domani sia diverso da oggi, illuderci che la vita sia composta da segmenti separati, illuderci che il tempo segua le lancette dell’orologio…
E grazie a questa deforme concezione della realtà poi anche noi diventiamo un po’ deformi, e come dici tu, iniziamo a crearci delle aspettative dalla vita, aspettative da una vita artificiale, dove l’orologio regna sul tempo, dove il domani regna sull’oggi.
Ma dato che sognare è inalienabile da noi, forse sarà ora che impariamo a farlo come si deve, sempre come dici tu 🙂
Secondo voi allora perché non dormo??? Ovvio, per evitare di sognare! 😉
Sono daccordissimo con la tua dissertazione… il sogno è vita e viviamo principalmente perchè sappiamo maturare interiormente delle aspettative… anche perchè la realtà, spesso, non concede molto!
Un plauso ed 1kiss!
Già…. e vi regalo una citazione sull’argomento di Valery:
“L’ unico modo per realizzare i propri sogni è svegliarsi”
Consideravo oggi mentre ero in volo di ritorno da Bruxelles che nella mia vita ho attraversato un periodo in cui le mie aspettative son state deluse… un periodo in cui poi ho creduto che la realizzazione delle aspettative portasse la felicità ma pur vedendo la realizzazione di molte di queste non sono approdata a nessun porto ed un periodo in cui finalmente ho compreso che non sono le nostre aspettative, soddisfatte o meno che siano, a renderci felici… ma la nostra attitudine a vivere e a vivere veramente, in maniera piena ciò che siamo.
Ti ringrazio commossa, del tuo commento al mio post “la pedagogia nera e la cultura dell’apparire”. E sono qui a testimoniare quanto vero sia ciò che affermi con forza. Si collega incredibilmente anche al mio post. Se solo svegliassimo le nostre coscienze, se solo imparassimo la differenza che spesso viene manipolata, confusa tra aspettative e aspirazioni, forse saremo più sereni e soddisfatti. Da questo stato d’animo si rifletterebbero, inevitabilmente proiezioni positive, e genereremo valori nuovi, iniezioni di fiducia e pilastri di verità per il futuro di ogni nuovo essere vivente.
Quant’è vero che l’uomo a volte si rovina con le sue mani. Le filosofie orientali insegnano infatti, che il nemico da distruggere è proprio dentro di noi.
Ti abbraccio con medesima emozione
Mariagrazia
Secondo me il sogno, in ogni sua forma, è sempre un mezzo di evasione dallo squallore della realtà… che spesso le illusioni riconfermano, e contro quello stesso squallore ci fanno sbattere la testa…
Grazie il commento lasciato al mio blog, e volevo ricambiare i complimenti per il tuo, al di fuori di ogni retorica…
Ho letto ancora pochi post, ma cercherò di recuperare 😉
Un saluto,
S.
Qualche indiano d’America, non ricordo bene chi fosse, diceva che “un uomo che non sogna è un uomo che non vive”. Sono d’accordo con lui… e con te!
Hai scritto un bellissimo post. Di quelli che leggi tutto d’un fiato. Ma non finisce qua. Perchè ti fanno pensare e riflettere. Lasciano un segno.
In linea di massima sono d’accordo con quanto dici. Anche se non sempre è facile essere così razionali.
Ho letto i commenti che hai lasciato da me. Molto belli e profondi.
A presto
Melania
ciao noemi.
bisogna cambiarla ‘sta parola, ché a forza di dire ‘sogni’, uno se li sogna; e invece devono essere cose che si sentono vicine – no, concrete no; ma vicine, possibili.
a presto,
e.
😉 ben detto….
C’è un bellissimo racconto di Borges in cui si parla di un uomo, che vive in solitudine, che sogna, il suo sogno è la creazione di un altro uomo che gli possa tenere compagnia. Questo sogno non è spontaneo ma indotto da lui stesso. L’uomo riesce a concentrarsi nel sogno nella sua creazione ed a riprendere notte dopo notte il sogno nel punto creativo in cui l’aveva lasciato. Crea così le ossa, la carne, il sangue, la pelle, gli organi. Quando arriva alla creazione del cuore. e quindi alla vita, ha una illuminazione e capisce di essere lui stesso il sogno di un altro uomo.
Credo che questo sia uno dei più bei racconti sul sogno e sul sognare. Una metafora potente che lascio alla vostra interpretazione.