Feeds:
Articoli
Commenti

A-marea

Tutto è al suo posto
Limpido e ordinato come l’hai lasciato tu
Hai scartavetrato strati di emozioni
Che per un motivo o per un altro
Non ti appartengono più
E ti sei immersa
Dentro te
Un braccio dopo l’altro,
Respirando esitazione,
Eppure volteggiando,
Sirena tra sirene,
Avvezza al sale,
Gli occhi sazi di isole e maree,
E ogni giorno mare in cui morire,
Onde da domare,
E amare.

Laguna

Laguna di lacrime
Sgocciola lucida sul cuore.

Una patina di nostalgia
Che taglia feroce il sole,
E sparge sale sui pensieri miei.

Ogni momento un vuoto
Affiora prorompente:
È la notte dei rimpianti
Dei sogni cadaveri, delle possibilità mancate.

Resta la sera,
Temperata di venti e speranze,
Di brevi attimi tramonti
Prima che il sole scompaia
Nell’oblio notturno.

Notturni noi, coi nostri
Cupi pensieri
Tessiamo il nostro male
Minuziosamente
Per punirci
Ingiustamente
Delle spade con cui ci hanno
Trafitto.

Siamo giovani, inesperti e soli
Da secoli e millenni
Non abbiamo mai imparato niente
Non abbiamo scoperto
Come, in silenzio
Poterci aspettare, ascoltare e amare.

Roma, acquerello su sera.

Roma,
Immersa in rovine e rime di poesia.
Con l’aria tiepida e assolata,
rigata dal fumo di una sigaretta,
Inalato in fretta da un
Avido e affamato respiro.

Stralci di luce sopra al Colosseo
Piazzati a sprazzi come arazzi di
Canzoni,
Risvegliano l’inverno, e
Il passo del cavallo sul selciato,
È rituale dedicato
Ad un passato che da qui
Non se n’è mai andato.

Le folle solcano le strade,
Mentre la storia incombe,
Madre autoritaria, preponderante
Parte di noi, i cui tetti e tratti ci portiamo
Appresso, nonostante tutto
Ovunque andiamo.

Sorride il cielo,
Sorride sulla gente,
E poi,
Tramonti inceneriscono la sera
Che muta il giorno in polvere e ricordi,
Ed il silenzio in sordidi destini.

Si tinge il cielo di luci e stelle,
Tiepidi acquerelli,
E noi siam qui, assurdi testimoni
Di questa vita, imbevuti di storia e
Fragranze di cui scrivere,
Passi da percorrere,
E lente e inesorabili occasioni
Per innamorarsi ancora
Di ogni istante,
Ogni sapore,
Fino all’ultimo
Spontaneo e disarmato
Atto di stupore.

Spiagge

Spiagge di sabbia stanca
Scivolano rumorose tra i ricordi
Di una sera: e presto notte fonda ulula la luna,
Specchiandosi nel mare addormentato.

Come una preghiera, si voltano le pagine
Della nostra vita, leggère,
Alcune complicate
Altre appena nate,
Altre sterili e sottili,
Con poca voglia di esser lette e raccontate.

Il pendolo sclocca e dondola,
E tiene il ritmo delle cose,
Sparse in disordine nel nostro cervello.

Dove sei anima mia?
In quali sentieri ti sei persa e ritrovata,
In quali pensieri ti ritrovi tersa e innamorata?
Lascia nascere il tuo cuore al nuovo giorno,
Permettigli di piangere, non gli negare nulla….
Come una culla di sogni àmati
E non dimenticare il viaggio che ti ha reso
chi sei,
E non dimenticare il viaggio che ti aspetta.

E non dimenticare di amarti ad ogni passo,
Fino alla mèta che s’indòra,
Ovunque.

Isola

E tu,
Sei isola di questi giorni stanchi
Sei tu che mi accompagni
Nel ventre della sera
Per sentieri di nuvole
Stemperati di nebbia
E sogni disillusi,
E buone notti mai date
Sotto stelle lontane.

Cantano i grilli
Dal mio paese li ascolto echeggiare
Mi ricordano che la tristezza
Altro non è che
Felicità annoiata
Vestita da malinconia.

E tu, li accanto
Sorgente di ricordi in piena
Traboccante di luce
In viaggio dal passato,
Come una stella m’illumini
Ancora,
E come allora forse aspettiamo
Di naufragare
Silenziosi
Insieme,
Cantando.

Sushi

Sei fatta di seta e grilli per la testa
Di occhi arguti e orecchie stropicciate
Dal tuo strofinarti contro il mondo
Alla ricerca di mille avventure.
Piccola e saggia pillola d’amore
Intensa come fuoco che ti scalda
Il cuore.

Annuso la tua meraviglia e inciampo
Nei tuoi occhi che vedono in me, il tuo oltre,
L’orizzonte delle tue possibilità
Ed ogni stupore.
Scuro d’Amore.

Bere

Bere un bicchiere d’acqua
La sera, stanca, come una preghiera.
Come lasciarsi cullare dal mare
Acqua nell’acqua
Occhi negli occhi…
Negli occhi neri e tersi
Della notte,
Delle nostre inquietudini,
Dei nostri enigmi,
Per cui siamo stati perseguitati
E poi distrattamente
Rilasciati
Nella centrifuga del tempo.

Immersi,
E tersi
Da ogni nostra sconfitta…
Profondamente vincitori,
E veri.

Se

Se non mi prendi per il cuore
Non ti aspettare lo spessore
Del mare
Profondo, maestoso, animato.

Non ti aspettare schegge
Di risvegli e poesia
Incanti, tracce di sole volte
A colorare la penombra.

Non ti aspettare calore,
Senza amore
E mistero
Senza desiderio.

Siamo la somma dei nostri sogni
Nascosti dietro strofe di canzoni
E ridestati a Mezzanotte
Da favole e carrozze
Che ci conducono piano piano
Nella notte.

Sushi-chan

Indovinare ogni particolare
Del tuo tenero volto
Mentre mi resti addormentata sulla mano
E poi ti svegli, in un’effusione di fusa
Piccola, come il giorno che t’ho presa con me.
Con gli occhi grandi di sogni e d’avventure
E giorni da spazzare via, sempre insieme,
Fianco a fianco, zampina nella mano.

Il tuo calore, fatto di tutte le emozioni che collezioni in te,
Il tuo stupore, dipinto in quel minuscolo viso, tela perfetta per bronci e sorprese.

Hai quel modo di fare tutto tuo,
Che ricorda anche un po’ me:
Siamo così noi, distanti e vicine,
Innamorate del mondo a pieni sorsi,
ma ci concediamo schive
Ad un abbraccio con discrezione.

E forse pure tu ti riconosci in me,
Quando ti arrampichi sul letto
E scegli di venirmi accanto,
E scegli sempre me
Come compagna di sogni,
Come quel giorno che vedendoti
Inevitabilmente ho scelto te.

C’era una volta…

Eravamo Romeo e Giulietta allora,
E forse siamo Romeo e Giulietta ancora
Mentre la vita tenta distratta
Di strapparci dalle braccia
L’un dell’altra.

Io e te,
Seduti sui gradini del tempo,
Ci guardiamo crescere
Innamorati e disincantati
A tratti sbigottiti dal folgore
Del mondo che s’invola.

Quanto tempo è passato
Da quando ti ho inalato
Come una fuliggine gioiosa,
O un petalo di rosa
Che tramanda una terribile poesia.

Così, ogni tanto in un tramonto
Ti perdo.
Ti urlo mio,
Via dalla monotonia.
Come pezzi di ferro e cuore
Riflessi in specchi silenziosi
Ci amiamo e
Ci cerchiamo.